Cheratocono, cheratoglobo e la degenerazione marginale pellucida sono delle patologie che modificano la morfologia della cornea.

Nei soggetti cheratoconici la deformazione della cornea non permette alle immagini di focalizzarsi correttamente sulla retina. Queste aberrazioni si manifestano con calo del visus e relativo aumento dell’astigmatismo, distorsioni della visione e aumento della sensibilità alla luce.

La stessa cosa vale anche per cornee irregolari dovute ad un trapianto corneale, una chirurgia refrattiva che non ha dato il risultato sperato e tutti quei casi in cui la cornea ha subito traumi.

Come si corregge il cheratocono?

Solitamente si riesce a raggiungere un buon visus (8-10 / 10) tramite l’ utilizzo di occhiali solo in soggetti con un cheratocono iniziale. Con l’avanzamento del cheratocono infatti vi è un aumento delle aberrazioni di alto ordine non correggibili con lenti oftalmiche; per tale motivo l’unica soluzione per raggiungere un buon visus è il passaggio alle lenti a contatto.

Storicamente la correzione del cheratocono è sempre stata effettuate tramite l’ applicazione di lenti rigide, o semirigide (RGP). La lente a contatto semirigida permetti infatti di correggere, almeno in parte, le aberrazioni di alto ordine e di raggiungere così un buon visus.

La filosofia applicativa seguita nel nostro centro è quella del “risparmio apicale”: questa tecnica consiste nell’ applicare una lente che permetta al liquido lacrimale di posizionarsi tra la lente ed il cheratocono così da aumentare il comfort  e ridurre il rischio di abrasioni e staining corneale. Inoltre diversi studi scientifici hanno dimostrato che, l’applicazione di lenti a contatto RGP che comprimono il cheratocono, oltre a peggiorare il comfort, non hanno effetti sul rallentamento del cheratocono stesso.

Anche la scelta del materiale della lente a contatto è un fattore chiave per il successo di una applicazione, infatti materiali come il PMMA non sono in grado di fornire alla cornea un adeguato apporto di ossigeno, fattore essenziale per la salute della stessa. Per tale motivo Ottica Blu utilizza solo materiali di ultima generazione ad alta trasmissibilità di ossigeno, quali Boston XO, XO2, Menicon Z.

Un passo avanti nella correzione del cheratocono tramite lenti RGP è stato effettuato da Paul Rose, un optometrista neo zelandese che ha sviluppato un avanzato sistema di correzione del cheratocono, post graft e irregolarità corneali: la lente Rose K2.

Grazie all’ introduzione della più recente tecnologia asferica e grazie ad un preciso controllo della curvatura della lente questa lente a contatto RGP, con approvazione dell’ Americana FDA, fornisce un’eccellente ottica ad aberrazione controllata, nonché un incremento del comfort e della tollerabilità. Nel nostro centro applichiamo con successo ormai da diversi anni le lenti Rose K2 per cheratocono.

Le KeraSoft 3 sono lenti morbide per cheratocono, post chirurgia laser o trapianto corneale (cheratoplastica) che forniscono un’acutezza visiva spesso comparabile a quella delle lenti rigide, ma con il comfort simile alle lenti morbide. Queste lenti sono costruite su misura, avvalendosi della Topografia Corneale Computerizzata e di una geometria brevettata molto sofisticata basata sulla tecnologia wavefront che ha lo scopo di ridurre le aberrazioni ottiche indotte dal chearatocono e da altre irregolarità corneali. Attualmente le più utilizzate sono quelle prodotte dalla Ultravision che utilizzano il nuovo materiale morbido in Silicone-Hidrogel tre volte più permeabile all’ossigeno delle precedenti lenti morbide tradizionali.